È permesso? La mia parte nel mondo.

Social Design Poster | Education

7 manifesti, 7 storie, 7 studenti stranieri accolti a Rimini

“È permesso? La mia parte nel mondo” è un laboratorio educativo e creativo di Comunicazione Sociale e Fotografia Contemporanea, che ha coinvolto attivamente un gruppo di studenti stranieri del Centro per l’Istruzione degli Adulti di Rimini (CPIA 1 RIMINI), scuola pubblica di alfabetizzazione e apprendimento della lingua e dell’educazione civica italiana.

Il titolo del progetto dal doppio senso richiama, la richiesta di permesso di entrata, tipica frase pronunciata sulla soglia di un’abitazione estranea poco prima di entrarvi,  ed anche il Permesso di soggiorno che lo straniero deve richiedere al paese di destinazione.

Il progetto, nato da una idea di Ilaria Montanari, Designer della Comunicazione e Daniele Lisi, Photographer & Editor, è stato inserito nel programma di Giulia Tiburzi, una docente di italiano della scuola CPIA di Rimini, come attività integrativa.

Gli studenti, provenienti da diversi paesi del mondo, durante il laboratorio, hanno appreso la lingua italiana attraverso le pratiche progettuali del cooperative learning, design thinking, facilitazione grafica e fotografia, imparando a raccontarsi creativamente e utilizzando anche i principi della comunicazione visiva e della fotografia. Il risultato finale è una serie di manifesti-ritratto attraverso i quali gli studenti hanno espresso liberamente e sinceramente la loro identità: quella di nascita, quella culturale e quella acquisita italiana.

I manifesti che sono ancora oggi tra i mezzi di comunicazione più potenti per veicolare messaggi creativi, visivi e verbali e la cui percezione è intuitiva e normalmente non richiede un elevato livello di istruzione rappresentano prima di tutto la voce degli studenti stranieri.

Il progetto è un’azione che non si limita a semplice informazione, ma comunica e condivide valori di comunità: convivenza civile ed inclusività. Un ponte che unisce cittadini e migranti e che contribuisce ad elevare il livello di alfabetizzazione generale di un’intera comunità diminuendo la dispersione scolastica e il pregiudizio culturale.

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È permesso? La mia parte nel mondo.